La musicoterapia è applicata nel reparto di oncoematologia pediatrica come terapia di supporto.
Cosa vuol dire? Cosa sono le terapie di supporto?
Sono quelle terapie che mirano a ripristinare e mantenere un livello sostenibile di ‘benessere’ nel malato sofferente. Un esempio può essere quello del contributo del medico anestesista algologo che è richiesto soprattutto per il controllo del dolore non responsivo ai comuni modelli di terapia.
Si cerca, in questo modo, di eliminare i danni collaterali al più alto livello possibile.
La musicoterapia, in questo caso, non viene richiesta per ottenere una guarigione tout-court, ma per sostenere il processo clinico medico e contribuire al raggiungimento del risultato che tale processo si propone.
Pier Luigi Postacchini ci parla di questa forma di applicazione della musicoterapia e precisa che “il concetto di musicoterapia ha implicazioni molto vaste, poiché si riferisce ad ambiti operativi profondamente differenziati che non sempre hanno il concetto di terapia al centro del proprio interesse. Quindi, nel caso di musicoterapia come supporto, ci saranno, pur nelle diverse articolazioni, notevoli sovrapposizioni anche con il mondo dell’educazione, e comunque la musica sarà ancella di altri progetti terapeutici” (Postacchini P.L., La musicoterapia tra espressione e reglozione delle emozioni in Regolazione delle emozioni e arti-terapie, a cura di Ricci Bitti Pio Enrico, Roma, Ed. Carocci, 1998, p.98).