“La musicoterapia in questo reparto, è ugualmente utile al momento del decesso o della sofferenza terminale, come lo è al momento del primo ricovero o in quello della continuazione delle terapie”.
Le parole del nostro primario ci hanno orientato verso la formulazione di un progetto che accompagni il malato per un tempo indefinito, cioè che faccia riferimento all’analisi funzionale della malattia: solo in questo modo possiamo inserirci a seconda delle diverse fasi e seguire il paziente passo dopo passo.
Il progetto viene portato avanti con questo orientamento:
contribuire ad eliminare l’elemento della precarietà nella vita del bambino paziente oncologico: mantenere il clima di normalità nella loro vita in reparto è una delle cose più importanti. Sostenere il momento evolutivo della personalità del giovane paziente e il suo forte impatto emotivo con la malattia oncologica.
Il musicoterapista utilizza tutti i mezzi a sua disposizione e di sua competenza, anche la didattica di uno strumento musicale, al fine di instaurare una relazione salda che accompagni il paziente durante tutta la terapia, qualsiasi esito abbia il processo clinico.
La metodologia da adottare:
- composizione del setting (cadenza, durata..)
- opportunità o meno di una verbalizzazione
- intervento del co-terapeuta
- flessibilità massima ed adattamento del percorso (a seconda delle caratteristiche personali del bambino ma anche del momento che sta vivendo)
- uso flessibile dello strumentario.
Le caratteristiche particolari dell musicoterapista: elasticità, flessibilità, predisposizione per il mondo infantile e adolescenziale, propensione alla resilienza.