La musicoterapia è una disciplina complessa e antichissima che utilizza il suono e la musica per agire su diversi aspetti dell’individuo a scopo terapeutico. Il potere terapeutico della musica è conosciuto da sempre ed è comune a tutti i contesti culturali, ma solo verso la fine del XIX secolo si sono sviluppate applicazioni, studi e ricerche più sistematiche con l’intento di uscire dall’ambito empirico ed evidenziare la base scientifica che ne motiva l’applicazione in contesti di cura istituzionali.
La musicoterapia in un reparto di onco-ematologia è utile come terapia di supporto, mirata cioè a ripristinare e mantenere un livello sostenibile di benessere nel malato sofferente. Fa parte a pieno titolo delle cosiddette terapie non farmacologiche utilizzate da decenni nei contesti di cura oncologici più all’avanguardia.
L’elemento vibratorio del suono e la forma artistico-estetica della musica sono utilizzati per limitare il più possibile i danni collaterali delle cure mediche e le ricadute negative sulla condizione psicofisica del paziente (disturbi del sonno, dell’umore, dell’alimentazione). Ciò avviene attivando o tranquillizzando il sistema fisico-motorio del malato, oppure distraendolo dalle terapie in corso o, ancora meglio, favorendo il riconoscimento delle proprie risposte emotive alla musica e una più serena convivenza con esse.
“La musica è l’unica cosa che quando ti colpisce non fa male” Bob Marley