All’interno di un reparto di pediatria oncologica si genera una realtà complessa, carica di esperienze forti legate allo sviluppo della malattia e, ancor più, all’età del paziente.
La patologia tumorale oltre ad essere grave in sé, comporta una serie di pesanti conseguenze che non si limitano all’ambito clinico ma interessano anche la sfera psicologica ed ambientale del bambino. Tutte le forze terapeutiche sono chiamate a dare il loro contributo se ritenute utili a sostenere il giovane malato e il suo nucleo familiare quando questi, per effetto della malattia oncologica, subisce la brusca interruzione della vita quotidiana con l’improvviso venir meno di punti di riferimento cui ancorare mente, corpo, cuore e vive nell’ansia e nell’angoscia di non sapere quale potrebbe essere la soluzione finale della sua patologia.
Ma l’incertezza del decorso clinico mette a dura prova anche la stabilità emotiva del musicoterapista e degli altri operatori e condiziona la possibilità di un percorso/progetto terapeutico, a differenza di quanto avviene in altri contesti di cura sebbene anche molto gravi.
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